L’insostenibile leggerezza dell’essere
Il 29 aprile è stata la Giornata Internazionale della Danza promossa dall’International Dance Council dell’UNESCO. Una giornata di festa che accomuna tutti i paesi del mondo. La commemorazione è istituita nel 1982 per il Comitato Internazionale della Danza – C.I.D. dell’Istituto Internazionale del Teatro.
La danza può costituire un’arma vincente per sviluppare in un ragazzo il senso di disciplina e può aprire molte opportunità di conoscenza di se stessi, di sviluppo delle capacità comunicative e di introspezione, qualità sempre più rara eppure basilare. L’introspezione, infatti, è un processo cognitivo attraverso cui guardiamo dentro noi stessi, analizziamo le nostre esperienze, grazie a essa impariamo a conoscerci meglio. Maggiore è la consapevolezza di chi siamo, più diventiamo forti e indipendenti.
La danza come stile di vita
Ho sempre amato la danza come espressione dell’essere e come ricerca introspettiva, un laboratorio pedagogico. Tale sperimentazione l’ho vissuta frequentando gli spazi di Magazzino Centro Studi d’Arte, una realtà gestita da Vincenzo Persi, maestro di danza per passione e competenza
Nel settembre 2016, la GKO Company inaugura il Magazzino Centro Studi d’Arte, scuola di formazione artistica sita a Sezze. La direzione artistica della scuola è dello stesso Vincenzo Persi, già direttore della Compagnia di spettacolo GKO Company, tornato nel proprio paese natio ad offrire l’esperienza consolidata durante la carriera di danzatore.
La scuola prende il nome dall’idea che ogni scatola del magazzino rappresenti una disciplina artistica. Un’idea, un’intuizione o uno stimolo che può essere individuato, sviluppato e approfondito per dare vita a soluzioni combinate: la performance.
La danza come espressione d’arte
La danza rappresenta la massima espressione del corpo ed è un aspetto affascinante. Ma, se a questa plasticità corporea si aggiunge una produzione il cui obiettivo è quello di portare in scena tematiche ad impatto sociale importante, la disciplina della danza diventa un vero atto rivoluzionario, creativo, una vera e propria espressione d’arte. Su questa scia s’inseriscono molte produzioni di spettacoli di danza della Compagnia GKO. Il messaggio sociale è forte e la volontà di esprimere la scena di un’opera d’arte è del tutto evidente quando si assiste ai loro spettacoli.
L’ospite indesiderato
Una delle ultime produzioni della compagnia GKO s’intitola “L’OSPITE INDESIDERATO” ed è andato in scena a luglio del 2021 presso la Chiesa di S. Pietro a Segni all’interno della Rassegna del Festival Radure promosso dalla Compagnia dei Lepini in collaborazione con i Comuni dei Lepini, l’ATCL e la Regione Lazio. Dal 2019 Radure rappresenta la proposta culturale d’eccellenza per promuovere il territorio e rilanciarne l’immagine sul mercato del turismo esperienziale, attraverso la commistione tra le arti dello spettacolo dal vivo, le identità dei luoghi e la partecipazione attiva delle realtà stabilmente operanti in questi splendidi luoghi del Lazio, seppur poco conosciuti.
L’OSPITE INDESIDERATO nasce dopo la visita alla chiesa di San Pietro a Segni. Il bene architettonico, con le sue caratteristiche e la sua storia, ci ha ispirato una riflessione su vita e morte. La chiesa cattolica, che crede nella resurrezione dopo la morte, nasce sulle rovine di un tempio pagano che invece celebrava unicamente la vita terrena. Lo spettacolo, prevalentemente danzato, vuole percorrere questo “viaggio” alla ricerca di un equilibrio tra gli opposti. I costumi di scena sono realizzati dal laboratorio sartoriale LA.B, sostenuto dal Centro Donna Lilith, associazione che da oltre trent’anni si occupa di lotta alla violenza di genere.
Ecco che la danza riveste un ruolo espressivo legato all’ambiente in cui viene rappresentato lo spettacolo. Da qui l’interessante rapporto tra il corpo e lo spazio che lo circonda.
In occasione di questa giornata e per onorare una disciplina sportiva ed artistica come la danza, ho voluto citare e raccontare una piccola parte di storia di vita della GKO che rappresenta una realtà consolidata a Sezze. Un’esperienza di vita da parte di tutti coloro che credono nella bellezza della passione, nella bellezza delle idee, nella bellezza di una disciplina come la danza.
Articolo di Rita Palombi
Altri articoli
Cabala’ e “cabaletta” intorno al 9
Ogni tanto cerco tra le cose i segni. Come un rabdomante cerca l'acqua. Siamo, tutti, dentro un binario che ci...
Oraziugni
Pretendere di entrare nel cielo senza prima entrare in noi stessi per meglio conoscerci e considerare la nostra miseria, per...
Sezze si toglie le barriere architettoniche
(NOTA DEL COMUNE) Sezze compie un passo storico verso l’accessibilità universale e l’inclusione sociale, avviando ufficialmente le procedure per la...
La zuppa? Te la “racconta” Roberto Campagna
(NOTA COMPAGNIA DEI LEPINI ) Realizzata da Roberto Campagna su incarico della Compagnia dei Lepini, verrà presentata sabato prossimo a...
Ora pro Nobis, viaggio esoterico al vespro
Era un rito sul far della sera quando l' aria fredda. Vespero si fa vedere in cielo e il rito...
Ma che Fede ho? Quella della compagnia
Che Fede ho? Io credo che il mondo intorno sia figlio di nonni curiosi di curiosità dei loro nonni e...