Quando il sangue salva le vite

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Nonostante i diversi tentavi fatti, è impossibile creare sangue artificiale in laboratorio. La donazione, quindi, è l’unico modo per avere questo salvavita insostituibile nella cura di molte patologie. Per coprire il fabbisogno nazionale di sangue dovrebbero esserci 1 300 000 donatori volontari periodici ma ancora si è lontani da questa cifra. Anche a Sezze, come in tutta Italia, è presente una sede dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue (AVIS) che si occupa di sensibilizzare la popolazione e predisporre le donazioni.

La nascita dell’associazione e il volontariato come colonna portante

È stato dottor Vittorio Formentano a fondare l’associazione a Milano nel 1927, che ha assunto poi l’attuale denominazione nel 1946 e lo Stato italiano l’ha riconosciuta nel 1950. Nel corso degli anni settanta ha avuto il momento di grande espansione e sono nate le sedi provinciali e comunali, coinvolgendo così la popolazione comune e aumentando il numero di donatori volontari. Oggi l’AVIS è un ente privato con personalità giuridica e finalità pubblica e si muove in favore della collettività, collaborando con il servizio sanitario nazionale. La sua attività naturalmente si fonda sul volontariato e sui principi della partecipazione sociale, della democrazia e della solidarietà.

Targa commemorativa in onore di Vittorio Formentano

L’Avis di Sezze e il lavoro pluridecennale

Nel 1978 Ubaldo Brandolini, già donatore abituale da molti anni, ha avuto l’idea di fondare un centro di raccolta sangue a Sezze, d’accordo con il dottor Ermanno D’Erme, allora presidente dell’ AVIS di Latina. Negli ultimi anni il ruolo di presidente della sede setina è passato a Maria Giuseppina Campagna, nipote del presidente storico. La Campagna è aiutata da diversi volontari e volontarie, tra cui molti giovani, che si occupano delle iscrizioni, delle questioni logistiche e amministrative ma soprattutto di accogliere i donatori e mantenere vivo lo spirito di fratellanza e solidarietà che li accomuna. I donatori, infatti, si ritrovano in occasione di varie occasioni e cercano di diffondere la loro attività di volontariato.

Ubaldo Brandolini, presidente storico dell’AVIS di Sezze

L’attività di sensibilizzazione del territorio

La sede è presente in tutte le occasioni di festa e di comunità, ne è un esempio lo stand presente durante l’ultima Sagra del carciofo. Di recente, inoltre, diverse persone celebri del nostro territorio hanno fatto da testimonial per la sede AVIS di Sezze. Tra questi Angelo Ulisse, giovane atleta, e Cristian Nardecchia, ciclista e vincitore del Guinness World Record di dislivello. La donazione, insomma, è vista dai cittadini non come un semplice gesto di filantropia ma nella sua finalità ultima, quella di salvare vite. La presenza di una sede di zona, sicuramente più familiare e coinvolgente, costituisce così un perno essenziale per la popolazione, pronta ad accompagnare nuovi donatori. La sede, infine, è presente anche sui social per essere più vicina ai giovani (sia su Facebook sia su Instagram).

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