Sezze e la sua acqua
Pur essendo il nostro un paese ricco di acqua (le nostre sorgenti alimentano la maggior parte dei comuni limitrofi), Il rapporto con la gestione idrica è sempre stato problematico.
In un escalation sempre più costosa per il contribuente, che continua a pagare da utente bollette salatissime e da cittadino per gli enormi costi di contenziosi, lodi e carte bollate; tutto questo senza ricevere in cambio un adeguato servizio, ma anzi, trovandosi puntualmente a ogni inizio stagione con i soliti problemi di carenza idrica.
Un po’ di storia
Il primo grande passo si compie quando agli inizi degli anni 90”, ( in controtendenza con il resto della provincia), si decide di affidare alla DONDI di Rovigo la gestione della distribuzione idrica.
Gestione che fino ad allora era stata pubblica, ma che aveva comportato, tra le altre cose, un serio problema di clientelismo; ancora oggi paghiamo la pesante eredità della miriade degli allacci “abusivi”.
In questo modo, affidando a terzi il controllo e la gestione, si pensava di regolarizzare molte posizioni “sospette” senza indispettire quella parte di elettorato.
Ma dopo 20 anni di gestione Dondi, finisce l’ idillio che aveva caratterizzato il rapporto tra i vertici della società e parte di una ristretta classe dirigente. Troppe le mancanze contrattuali in termini di investimenti, troppi i disservizi che portarono a crisi irreversibili e all’ esasperazione dei cittadini.
Il sindaco Campoli intima la restituzione degli impianti entro il 4 luglio
Crisi che indussero il primo cittadino di allora, Dott. Campoli, a dichiarare:
“ La concessionaria non ha saputo e voluto investire sulla infrastrutture idrico-fognarie e di depurazione. L’obiettivo che ci proponiamo è quello di riprendere i nostri impianti, gettando le basi per una amministrazione pubblica del servizio idrico che possa essere da modello a livello nazionale, dando anche seguito all’esito del referendum popolare.
Parole importanti, che non potevano però esimere la politica da precise responsabilità dovute a mancanza di maggior controllo sull’ attività della Dondi stessa.
Acqualatina approda a Sezze.
E mentre il contenzioso tra Comune di sezze e la Dondi prende sempre più forma, contrariamente da quanto affermato da Campoli, si procede di fatto a consegnare gli impianti al gestore del servizio idrico dell’Ato 4; il tutto senza interessare il Consiglio Comunale per una legittimazione politica.
In conferenza stampa con i vertici di Acqualatina, ( presente l’ assessore Pietro Bernabei), il Sindaco Campoli espresse la propria soddisfazione sull’iniziale operato della concessionaria, dichiarando:
“dopo tanti anni, stiamo finalmente uscendo da quel Medioevo che ha caratterizzato la gestione del servizio idrico nel nostro territorio comunale. Per la prima volta, dopo anni, quest’estate non abbiamo avuto problemi di approvvigionamento idrico ”
A rassicurare invece gli utenti sulla questione rincari bollette, l’ intervento dell’assessore Bernabei; “lo standard dei prezzi applicati non sarà così diverso da quello che i setini hanno pagato in questi anni ”
Pura utopia. Nonostante gli annunciati investimenti e le varie fasi del Piano di Intervento, il problema idrico del nostro comune è lontano dall’ essere risolto; le bollette sono però aumentate.
Il Sindaco Di Raimo non vota il bilancio di Acqualatina.
Nel 2017 passaggio di consegne, la guida della città è affidata a Sergio Di Raimo.
Quell’ anno verrà ricordato come uno degli anni con più gravi problemi di siccità; si registrò un preoccupante calo del livello delle falde acquifere; naturalmente questo non fece che amplificare i già cronici problemi della nostra rete idrica.
Ad ottobre 2018, dopo la gravissima crisi idrica, su mandato dell’ intero Consiglio Comunale, il Sindaco Di Raimo, Il Presidente Eramo, i Consiglieri Di Palma e Palombi si recarono nella sede dell’Ato 4 a Latina. In quel contesto fu sottoscritto un importante accordo che vedeva Acqualatina impegnarsi ad effettuare importanti interventi strutturali. Nello specifico inserire, nel piano degli interventi urgenti, i lavori sulla condotta di via Veneto, Via Sicilia e via Calabria e il tratto Sardellane/Villa Petrara.
Ma come al solito, al ritorno dell’ estate, saltano fuori tutte le criticità di un servizio mai veramente decollato. Criticità che indussero l’allora Sindaco Di Raimo dall’ astenersi nella votazione del bilancio di Acqualatina; posizione fortemente sostenuta dal Presidente del Consiglio Enzo Eramo in rappresentanza dell’ intero Consiglio Comunale, che invia anche una nota anche al Prefetto.
“Atto dovuto per disattesi accordi da parte di Acqualatina; non è più possibile accettare uno sbilanciamento d’investimenti da parte di questa società, non c’è equità nella distribuzione degli investimenti”
Rincara la dose Di Raimo; “Sezze non ne può più di queste interruzioni. Troppi disservizi. L’acqua la paghiamo, e anche salata, quindi non accettiamo più scuse; Acqualatina deve fare gli interventi strutturali necessari a garantire il rispetto della convenzione e garantire l’efficienza del servizio. Quest’anno non abbiamo votato il bilancio come forma di protesta; o ci viene garantito un adeguato servizio o siamo disposti ad andare oltre”
Altro incontro con i vertici della concessionaria nel 2020, con una corposa rappresentanza del Consiglio Comunale di Sezze; presente tra gli altri il nuovo amministratore delegato Marco Lombardi, succeduto a Besson. Altre rassicuranti promesse.
Nel 2021 nuovo cambio alla guida del Comune di Sezze. A succedere a Di Raimo è Lidano Lucidi.
Il nuovo primo cittadino, insieme all’ assessore Pietro Bernabei, a gennaio incontra i vertici di Acqualatina. Vengono annunciati nuovi lavori di risanamento e ottimizzazione reti nel Comune di Sezze.
“Attività di efficientamento su tutti i 260km di rete comunale e ammodernamento condotte su 9-12km. Recupero previsto: circa 500.000 metri cubi di acqua all’anno.”
Il Presidente Lauriola “Queste attività si attestano come supporto indispensabile per l’ottimizzazione del servizio offerto ai cittadini”.
Il Sindaco Lucidi: “Primo passo importante per arginare il fenomeno delle carenze idriche. L’impegno del Gestore nel rendere maggiormente efficiente il nostro vetusto impianto idrico è un segnale davvero importante. È un primo ma importantissimo passo per garantire un sempre più efficiente servizio alla cittadinanza, e mi auguro che l’attenzione di Acqualatina nei confronti della città di Sezze resti sempre alta.”
Ma impietosa è arrivata anche quest’ anno l’ estate..
(anche in leggero anticipo per la verità); ed ecco che la cittadinanza, nonostante i tanti annunci, è di nuovo sottoposta a pesanti privazioni. Quando si guasta la conduttura principale, come successo in questi giorni, siamo senz’ acqua insieme a molti comuni della pianura compreso Latina, quando la conduttura principale regge siamo senz’ acqua per colpa della nostra rete colabrodo.
Ed allora, ci risiamo, solito copione: con le opposizioni che chiedono la convocazione di un consiglio comunale straordinario con audizione dei dirigenti e tecnici di Acqualatina, e con la maggioranza che non può che essere d’ accordo.
Al Sindaco nel frattempo non rimane che rispolverare la famosa ordinanza, la stessa utilizzata da tutti quelli che lo hanno preceduto, che vieta “di utilizzare l’acqua per qualsiasi altro utilizzo non strettamente riconducibile all’uso personale”.
Sicuramente un giusto richiamo al buon senso e al rispetto delle risorse collettive, ma che a molti suona come una iniqua imposizione. A maggior ragione quando ripetuti guasti nella fatiscente rete pubblica sprecano litri e litri di acqua prima che lo stesso venga riparato. Sicuramente molto di più dei litri necessari per mantenere in vita quel po’ di verde che tanti amano curare, e che possono donare un pò di sollievo nella calura estiva. Sono sempre i contribuenti a pagare per i disservizi pubblici, che, seppure a malincuore, si adeguano. Ma la questione della gestione idrica rimane perennemente irrisolta.
La partita infinita
Quella tra il Comune di Sezze e Acqualatina appare sempre più come una partita a poker, tra carte , rilanci, rinvii e qualche accenno al bluff. Bisogna sapere che il poker è un gioco in cui la strategia e il tempismo sono fondamentali: tra tutti il saper negoziare.
La posta in gioco è sempre la stessa, dove ognuno tenta di fare i propri interessi. Da una parte schierata Acqualatina, dall’ altra il Comune di Sezze.
D’ altronde anche all’ interno della stessa concessionaria , composta da il 51% di capitale pubblico e il restante 49% privato, la parte pubblica spesso è destinata a soccombere; è una questione di motivazioni. I sindaci, che rappresentano le quote dei rispettivi paesi, spesso, per logica di cose, tendono a favorire il proprio territorio a dispetto dell’ interesse collettivo; viceversa, la logica del profitto è il perfetto collante della parte privata.
In tutto questa storia c’è però una costante: quale?
Dopo una breve assenza, torna a sedersi al tavolo della trattativa con Acqualatina , Pietro Bernabei, già assessore giunta Campoli 2007/2016. Avrà questa volta un asso nella manica?
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Giovan Battista Moraldo
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