Wi-Fi pubblica: risorsa da saper usare

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La tecnologia è oramai parte integrante della vita di ognuno e, in particolare, dei giovani. Offrire la Wi-Fi per ristoranti e locali è la prassi, se vogliono essere al passo con i tempi. Molti paesi a noi vicini, come Priverno o Prossedi, hanno attivato un servizio di Wi-Fi gratuito concentrato nelle piazze centrali e nei posti più frequentati. Ma è veramente una risorsa o un invito all’uso improprio della tecnologia?

WiFi4EU: un progetto europeo

Il comune di Priverno, come tanti altri in Italia, ha partecipato a questo progetto europeo volto a fornire la connettività Wi-Fi pubblica gratuita in tutta l’Unione Europea. Dopo essere risultato assegnatario di un voucher, il comune ha iniziato i lavori per garantire la fruizione dell’accesso ad Internet.

L’iniziativa WiFi4EU offre ai comuni la possibilità di richiedere un buono per un valore di 15 000 euro e ha come obiettivo quello di promuovere il libero accesso alla connettività Wi-Fi per i cittadini negli spazi pubblici, fra cui parchi, piazze, edifici pubblici, biblioteche, centri sanitari e musei, nei comuni di tutta l’Europa. I vincitori italiani sono stati 224 comuni su 3.202 partecipanti, un record fra i Paesi Ue.

Targa che attesta la partecipazione al progetto europeo di Vicopisano, un comune in provincia di Pisa

La Wi-Fi in piazza: pro e contro

A Sezze la piazza, così come gli storici luoghi di aggregazione, è rimasta la stessa: niente Internet per tutti ma “solo” divertimento, amici e chiacchiere. Forse l’accesso alla rete, insieme alla possibilità di usufruire di un PC, andrebbe garantito di più in luoghi come la biblioteca dove i ragazzi si recano per studiare, fare ricerche o anche solo lavorare al computer in tranquillità. Posti come la piazza, invece, dovrebbero favorire la socialità e permettere di riscoprire la bellezza dello stare insieme. Qualcuno potrebbe obiettare che, anche senza la Wi-Fi comunale, un ragazzo può comunque accedere ai social network e ad Internet dal suo cellulare se ha una buona linea. Allora cosa fare? Senza dubbio il tema centrale rimane la socialità dei giovani, messa a dura prova dalla pandemia e talvolta persino facilitata dai dispositivi informatici. Wi-Fi o non Wi-Fi in piazza la vera sfida è saper utilizzare la tecnologia in modo sano e non nocivo per la nostra vita.

Piazza IV novembre in occasione della 50esima Sagra del Carciofo

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