E so 64, che fa 10 se li sommi ma nu semo 4
Damiano il Potzi, Lillo la iattuccia, Enzino e Gianni l’amaretto comincia così la storia. Yuri Gagarin faceva il primo giro intorno alla terra e il mondo rimaneva col naso all’ insu’ che “i russi erano forti”. Poi, poi bisognava scrivere le nostre storie del mondo e partivamo dalle ultime file, ma dietro tanto. Dovevano scrivere tutto da genitori che ci hanno dato tutto con generosità ma “bisognava andare avanti”, come dice il canto del Piave. Mica lo sapevamo che erano destino incrociati, mischiati sovrapposti. Una cosa possiamo dire di non essere mai stati, come dice Zucchero non ci siamo fatti rovinare dall’Azione cattolica. Ecco siamo arrivati a 64 anni, tanti e ancora a cercarci a sfotterci a colorare una vita che ci si è avvitata addosso. Certo c’è capitato di tutto, viaggi, incontri, partenze, freddo e caldo ma quando serviva eccolo che viene e come si conviene si parla d’ altro. Si conosce l’ uno dell’altro e se mi perdo per via Betonia arriva “ne se, ne se, ma tu te su rimbambito” di Enzucccio che a Latina ancora mo i Tenco accompagna io. L’ Amaretto si fa un TV da 70 pollici e non esce se po’ che “i n’è beno”. Noi che non rientravamo mai a casa e madri disperate ci cercavano dove non saremo mai stati e spesso dove eravamo forse non c’ eravamo mai stati. Poi Damiano il Potzi che ora a casa ci sta poco ma per una vita in quelle fughe dalla vita ci diceva mille volte “Tocca non c’è ne iamo”.
E eccoci qua 64 anni, tanti piccoli guai e quella idea ferma che gli ultimi saranno i primi e che i nostri padri, in fondo, sarebbero contenti di vederci ancora qui che non abbiamo litigato mai sfottuto sempre.
L’ Amaretto fa prosit con l’ aranciata, noi ci stiamo tacca tacca con una traccia di vino .
A quella roba che chiamate politica? Si, lo confessiamo ci siamo sempre trattati bene abbiamo continuato a stare con chi stava dietro perché resta figo
A, direte, ma chi siete? Siamo quelli che non ci davano una lira e stiamo qui in vita che la vita in fondo ci ha regalato noi e mica è poco. Damiano di Tullio, Lidano Grassucci, Enzo Erano, Giovanni Di Trapano a 64 anni, scusate se è poco.

Altri articoli
Fratelli a Sezze: Lidano e Loretuccia
Mio nonno Lidano aveva una sorella Loretuccia. Erano solo loro due. Non venivano certo da un mondo di affetti, piuttosto...
Sezze, scommettiamo sulle clarisse ma con fantasia
Il monastero delle clarisse di Sezze è un edificio imponente 5000 metri quadrati, parlare di ufficio di collocamento, o come...
Senectute
Una primavera che non viene Si somma Un giorno lungo che non viene Si aggiunge Un dolore che non...
Monastero delle clarisse: o sfidiamo il bello o ci rassegniamo al banale
Fare di un luogo di fede di monache che rinunciano al mondo per dio, un ufficio per travet non è...
Salviamo il monastero delle clarisse dalla santità alla burocrazia
Cosa penserebbero i romani se sotto falsa cupola di Andrea Pozzo nella chiesa di Sant'Ignazio di Loyala distribuissero gli abbonamenti...
E’ morta La moglie di Marcello Battocchio: la cotoletta di Tina e il saluto del figlio di Gattino
Mi chiama Luigi, meglio mi scrive "posso chiamarti?". Io e Luigi, al secolo Orlandi, ma per me Battocchio, abbiamo iniziato...