Impressioni di Sanremo: la bellezza e l’ avverso mondo di Bianca Balti

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Come vuoi che sia il mondo? Se lo chiedi nessuno ti dirà che lo vuole brutto e tutti dai poeti agli ubriachi ti risponderanno chiedendo bellezza.

A Sanremo è la serata di Bianca Balti, la grazia del fato o di dio premia talune donne e ciascuno pensa che quella bellezza sia come un porta fortuna nella vita. Invece? Invece arrivano tempi in cui la scena è di dolore, l’ attore è il male e il bene, la bellezza si fa comparsa. Gli altri? Chi tifa diventa assente e va via, non si condivide la malattia, il dolore poi.

Guardo le luci del palco, il pubblico plaudente e la vita che scorre e lei che indossa se stessa quando di mestiere prestava il suo corpo ad indossare idee di altri fatte vestire.

Penso a quando il dolore mi viene a trovare, quando le cose del mondo, le cose del mio mondo si fanno come sono nella vita vera.

Guardi gli occhi di chi riesce ad essere sé stesso e ad affrontare la vita a muso duro. Donne coraggiose che rigiocano la carta della vita e non hanno timore a puntare tutto sulla carta che gli viene in mano incastrandola con la vita. La guardi la vita che ha i segni del dolore e la vedi che non si ferma ma resta viva pronta ad un nuovo giro di questa giostra che è stare qui. Io ho visto una madre gioire di un bimbo perché oggi ha bevuto il tè e solo ieri non ci riusciva.

Ci vuole amore in questa vita. Carlo Conti, il conduttore del festival, gli chiede “cosa guarda in un uomo”, un gioco per intrattenere il pubblico, lei risponde seria: guardo il mio fidanzato.

Così non ti accorgi più dei segni del male ma capisci che la bellezza sta nell’anima che non ha mai ferite.

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