L’impegno di Setiam per il restauro di Sant’Anna
Nella chiesa di Sant’Anna a Sezze è ubicata la pala dell’altare dedicata alla Santa raffigurata insieme a Maria, San Giuseppe e Gesù Bambino. E’ un capolavoro del pittore Agostino Masucci. Secondo l’autorevole parere di Franco Vitelli necessità di urgente restauro. L’impegno di Setiam per il restauro di Sant’Anna si svilupperà in diverse direzioni.
Ricerca delle linee di finanziamento: l’impegno di Setiam per il restauro di Sant’Anna.
Franco Vitelli, che nell’associazione Setiam presiede il gruppo tematico inerente la valorizzazione del patrimonio storico e monumentale di Sezze, ha esposto dettagliatamente gli interventi necessari. Il grido di allarme dell’artista setino è stato raccolto dalla neonata associazione culturale. Il direttivo di Setiam ha deciso di investire le Istituzioni e al contempo si è impegnata ad attivarsi per ricercare autonomamente le linee di finanziamento necessarie per realizzare il restauro. Verranno coinvolte le amministrazioni Comunali, Provinciali e Regionali. L’associazione si attiverà autonomamente per censire e individuare tutte le opportunità, pubbliche e private. Correlato l’impegno di indicare e redigere gli opportuni adempimenti e i progetti necessari per reperire i fondi necessari.
La Pala ubicata a Sant’Anna è opera di Agostino Massucci
La Pala ubicata nella Chiesa di Sant’Anna ha un indubbio valore storico e artistico. L’autore è Agostino Massucci (Masucci) che nacque a Roma il 29 agosto 1690. Allievo di Carlo Maratta, fu aggregato all’Accademia di San Luca nel 1724; nel biennio 1736–1738 fu anche Principe dell’istituzione. Oltre a importanti commissioni romane, Masucci ottenne anche di lavorare per importanti corti italiane (i Savoia) ed europee (Giovanni V del Portogallo), grazie alla sua amicizia con Filippo Juvarra e Luigi Vanvitelli. La fonte principale per la ricostruzione della sua attività giovanile è costituita dalla biografia contenuta nelle Vite de’ pittori scultori et architetti (1724 circa) di Niccolò Pio, del quale il Masucci fu stretto collaboratore.
Nel 1600 Sezze è un cantiere a cielo aperto
Vitelli, come numerosi studiosi della storia setina, è convinto che Sezze tra il finire del 1500 e l’inizio del 1600 sia stato un polo di attrazione artistico culturale. La sua economia fiorente e numerosi i signorotti e i prelati in competizione.
Sezze rinasce nel 600, ne sono dimostrazione la costruzione delle Chiese: San Pietro inaugurata nei primi anni del ‘600 come Sant’Angelo, San Rocco, Santa Chiara. Anche il complesso dei Zoccolanti e dei ai Cappuccini sono del ‘600. Sezze era un cantiere a cielo aperto e i committenti chiamavano gli artisti in voga nel periodo. La Pala di Massucci a Sant’Anna non è un caso isolato. Il quadro del Borgianni che sta al Cimitero di Sezze è considerato il primo quadro barocco della storia dell’arte. A San Rocco, la chiesa bombardata, la pala d’altare era del Caracci. A San Pietro c’erano numerosi quadri come alla Chiesa di Santa Maria della Speranza adiacente al “Vescovado”.
Franco Vitelli
Le opere di Masucci sono a Roma, Torino, Lisbona, Praga e non solo
Masucci ha eseguito i laterali della pala con la Trinità e i Santi Venanzio e Ansuino, della chiesa dedicata agli stessi Santi dei Camerinesi a Roma (ora San Fabriano e Venanzio). La storiografia riferisce tradizionalmente al Masucci sei degli undici ovali (S. Anna e s. Gioacchino; Presentazione di Maria al tempio; Sposalizio della Vergine; Annunciazione; Adorazione dei magi; Battesimo di Cristo) per il ciclo che decora la navata centrale della chiesa di S. Maria in Via Lata a Roma, completato da quelli di Giovanni Domenico Piestrini e Pietro De Pietri.
Nella sacrestia della chiesa di S. Francesco di Paola a Roma, il Massucci ha dipinto quattro lunette con scene della vita del santo (Miracolo dell’albero; Miracolo dei pesci; S. Francesco di Paola resuscita un morto; S. Francesco di Paola ridona sembianze umane a un bambino). Ha eseguito l’Annunciazione, conservata presso la chiesa di S. Francesco a Monteleone di Spoleto e la Sacra Famiglia con Sant’Anna per la basilica di Santa Maria Maggiore, collocata presso il primo altare della navata destra.
Massucci ha eseguito la tela raffigurante S. Giovanni della Croce soccorso dalla Madonna (Pinacoteca Vaticana),che lo ha affermato definitivamente come incontrastato erede della tradizione ufficiale marattesca. Tale posizione è evidente con la pala raffigurante la Madonna con i sette santi fondatori dei servi di Maria databile al 1728, per la chiesa di S. Marcello al Corso Sono sue opere l’Apparizione della Vergine a San Domenico Guzmán, che decora uno dei quattro altari della cappella di palazzo Braganza a Villa Viçosa, la tela raffigurante la Gloria di San Giovanni Nepomuceno per la cattedrale di S. Vito a Praga, la Sacra Famiglia e santi a Mafra, Palacio Nacional, in Portogallo.
Rinaldo Ceccano
Articolo ripubblicato dal magazine Poster – del 20/04/2022
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