Il tramonto delle dinastie famigliari dei Farmacisti
C’erano una volta le famiglie di farmacisti ed erano tra le più rispettate e considerate del paese. Succedeva a Sezze come in altri paesi dove, ovviamente dopo anni di studio specifici, il mestiere del farmacista si trasmetteva di padre in figlio, o anche di madre in figlio o figlia e così anche la proprietà della farmacia. Farmacia che era sinonimo di rispettabilità e ricchezza; una sorta di rango nobiliare moderno.
Poi però, evidentemente l’avvento della globalizzazione ha sovvertito anche questa certezza e l’evoluzione del marcato, compreso quello dei farmaci, ha scombussolato anche questa certezza. Anche le grandi famiglie di farmacisti hanno conosciuto una sorta di tramonto. A Sezze ad esempio, le tre grandi farmacie pluridecennali del centro storico, nel giro di pochi anni, sono passate dai loro storici proprietari che appunto, di generazione in generazione, hanno attraversato i decenni che vanno dal dopoguerra fino agli inizi degli anni 2000, e sono ora di un unico proprietario che può tranquillamente essere definito un moderno imprenditore del settore farmaceutico.
Anche Luppino passa il testimone
L’ultimo passaggio del testimone si è consumato nelle scorse settimane quando anche la famiglia Luppino, impiantata a Sezze da decenni, ha alzato bandiera bianca cedendo l’attività.
È stato lo stesso albo del Comune di Sezze (visto che la vigente normativa vede proprio i Comuni parte in causa nel regolamentare l’esercizio dell’attività farmaceutica sul territorio comunale*) ad ufficializzare il passaggio del testimone. Quella che è stata per decenni la Farmacia della famiglia Luppino, sita in via San Carlo, alla Dr. Giovanni Rosato e C. sas, con cambio del nome in Farmacia Salute Setina.
Il nuovo che avanza
La medesima società che fa capo al Dottor Rosato Giovanni, aveva acquisito, nel 2020, già la Farmacia del dottor Angelo Scerpa, spostandola poi da Largo Buozzi in via Roma. Era quella la Farmacia che per anni ha accompagnato la famiglia autoctona dei Magnarelli e che ora viene contraddistinta con la denominazione Farmacia San Lidano.
Ancora prima, medesima operazione per la Farmacia Cataldi di Porta Pascibella, acquisita da Rosato e spostata negli attuali locali di via Marconi, di fronte al Parco della Rimembranza, denominandola Farmacia San Carlo.
Il resto del mosaico
Proprio la Famiglia Cataldi, altra famiglia storica di farmacisti con un profondo legame con Sezze, merita un paragrafo a parte. Quando il pioniere di tali attività, passò il testimone ai figli, gli stessi si separarono. Uno dei due prese la gestione dell’attività di Porta Pascibella e fu lui a cederla a Rosato. La figlia invece aprì la prima Farmacia di Sezze Scalo e lì è ancora attiva.
A completare il quadro setino ci sono poi la Farmacia Comunale aperta dall’Ente in via Roccagorga in località Zoccolanti e la seconda farmacia di Sezze Scalo, ovvero la Farmacia Sacripanti all’imbocco delle Coste, qualche centinaio di metri dalla prima.
La regolamentazione vigente per le Farmacie
*Le farmacie, anche quelle private, sono aziende molto particolari ed hanno una legislazione civilistica e fiscale specifica. Rappresentano un settore di eccellenza sul territorio nazionale e la loro gestione negli anni è diventata sempre più complessa e competitiva.
Nel 2017 la legge Concorrenza ha aperto il mondo delle farmacie ai capitali con un approccio completamente diverso rispetto alla gestione privata tradizionale.
Per aprire una Farmacia è obbligatorio richiedere all’Azienda sanitaria locale la concessione sanitaria per l’esercizio farmaceutico, nonché presentare comunicazione unica alla Camera di Commercio. Quest’ultima comunicazione può essere presentata anche in via telematica
Aprire una farmacia non è immediato, né tanto meno semplice. Gli adempimenti da seguire su come aprire una farmacia sono numerosi e, trattandosi di un’attività sanitaria che prevede un servizio specifico per le persone, la competenza è fondamentale.
A regolamentare la costituzione di una farmacia sono sostanzialmente tre leggi: n.475 del 2 aprile 1968 relativa a “Norme concernenti il servizio farmaceutico”; n. 362 del 8 novembre 1991 relativa a “Norme di riordino del settore farmaceutico”; n.248 del 4 agosto 2006 relativa a “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale”
I criteri
Il quorum minimo demografico, per l’apertura di una farmacia è pari a 3.300 abitanti risultando inferiore ai previgenti parametri demografici (5.000 abitanti per comuni fino a 12.500 abitanti e 4.000 abitanti per gli altri comuni). Il parametro dell’eccedenza di abitanti, per l’apertura di un ulteriore farmacia deve essere maggiore del 50 per cento di 3.300 abitanti -1651 abitanti.
Il Comune deve stabilire il numero delle farmacie risultante esattamente dell’applicazione dei parametri previsti; prevedere l’ubicazione della farmacie secondo criteri di equa distribuzione e di copertura delle aree scarsamente abitate, usare le rilevazioni Istat sulla popolazione per la revisione biennale della pianta organica.
L’Ente deve inoltre (comma 2) individuare il numero di nuove farmacie disponibili sul territorio, sulla base dei dati Istat al 31 dicembre 2010 della popolazione residente sul territorio, ed inviare i dati alla Regione entro e non oltre 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge.
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Luca Morazzano
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