Zuppa di Fagioli per rovesciare il paradigma di sagre e feste varie
Oggi a Sezze nasce una nuova Sagra, la Sagra della zuppa di fagioli Riquagliata. Così come dicono gli organizzatori: “sarà solo il primo di una serie di eventi. letteratura, cinema, teatro, musica, arte ci aspettano”. A proposito di organizzatori, si tratta di tre giovani imprenditori, ovvero Lidano Arduini, Luigi Maturani e Antonio Raponi che gestiscono altrettante attività del centro storico di Sezze, a poche decine di metri l’una dall’altra e che hanno dato vita al Collettivo Sampietrino non Asfaltato. Il loro merito, oltre a quello, già immenso, si superare le individualità delle rispettive attività, mettendo da parte possibili egoismi per dare vita ad un’iniziativa condivisa che se funziona, è bene per tutti. Bene anche per altri gestori locali dei dintorni di via Diaz, via Roma e Piazza dei Leoni, è quello di ribaltare il paradigma delle feste setine. O meglio, quantomeno di provare a ribaltare una realtà consolidata nei decenni ma che da anni scricchiola inesorabilmente. L’appeal turistico di Sezze, degli eventi e delle feste che che attraggono visitatori, non può essere limitato alla Sagra del Carciofo, alla Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo e neppure agli Internazionali femminili di Tennis che quest’anno non si faranno per mancanza di fondi (quelli che ci metteva il Comune, quest’anno non c’erano) sono solo una parte.
In tale ragionamento c’entrano anche la festa patronale che pare non avrà l’appoggio economico del Comune, ma che comunque era e rimane un evento di parrocchia.
Sezze ha bisogno di iniziative, in cui i privati, commercianti e associazioni, si facciano promotori senza aspettare o chiedere al Comune e iniziano quindi a proporre idee. Propongono idee i promotori della Sagra della Zuppa di Fagioli riquagliata, che partono da una tradizione enogastronomica consolidata, per creare appunto qualcosa di attraente.
Poi può darsi che l’iniziativa non vada bene, ma visto che gli stessi organizzatori hanno già pensato ad allargare i tavoli ben oltre Piazza delle Erbe, è più facile pensare che domani staremo plaudendo un successo annunciato.
Senza dubbio però i tre giovani, con il loro coraggio e irriverenza, hanno cominciato a rovesciare un paradigma. Un paradigma fatto di eventi intoccabili e convinzioni errate. Una festa, in un solo giorno, può anche essere la più riuscita di questo mondo, ma lascia poco sul territorio che la ospita. Un territorio, per avere un riscontro turistico e sviluppare un indotto corredato al turismo, deve dislocarlo, ampliarlo e estenderlo su più giorni possibili. Anche attraverso eventi minori (almeno quando nascono), che puntino su sinergie e senza poggiare per forza sul Comune. La Sagra di oggi potrà essere porpio questo.
Quindi forza Collettivo Sampietrino e buona digestione della zuppa de fasogli a tutti!
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Luca Morazzano
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