Quella identità setina e contadina che difende Lillo La Scafarola
Sezze è città di pensatori, di intellettuali, di eleganti dicitori ma in pochi si cimentano a difendere l’identità semplicemente usandola. Seguo per caratteristiche generazionali e simpatie antiche la pagina Fb di Lidano Berti (per l’Italia) Lillo La Scafarola per la nostra gente. Una pagina scritta in setino, di lui che fa il contadino e che trasvette i valori di una comunità: l’amicizia, lo sfottò, i cicli della natura, la libertà di pensare e un poco di vanità che, confessiamolo, ci appartiene.
La pagina non è ruffiana, ricercata, o che va a cercare consensi è un diario setino controgni correnti. In Comune dissertano in italiano, i partiti o quello che rimane si cimentano in problemi globali. Qui no si rende viva una lingua, la lingua dei contadini setini, la lingua della comunità. Naturalmente quelli che pensano pulito non considerano lo sporco di terra che ha la lingua contadina, sporco diverso rispetto ad ogni ziona che fai, dove lavori
Lillo apre gentile ogni mattina “Bungiorno bona dumenica”
chiude co “Rammoro”
In mezzo a questa antica cortesia c’è la vita di ogni giorno, gli incontri, i prodotti da vendere.
L’altro giorno mi ha dilettato con un filmato su Carter il suo vitellino, che zompava con la forza che hanno i ragazzi comunque siano
Questo maggio non è certo il maggio che ti aspetti, Lillo te lo dice in due parole: Bungiorno ieri sera mi so fatto do callaroste tanto pi cagna’
Una frase e capisci che qualcosa non quadra se al tempo delle ciliegie, delle nespole ti fai le caldaroste. Ma per capire pure tu devi essere contadino, di animo contadino.
Va da sè che condiviadiamo il nome e siamo in pochi, infatti siamo eccezionali e non normali. Dove sta l’anima setina? Non certo nelle retoriche setine, ma in questo spazio contadino dove anche la mimica facciale, i gesti i tempi parlano . Quando durante il giorno da emigrato di prossimità sento il bisogno di sentirmi un poco a casa vado alla sua pagina e mi rivengono le parole, le battute le espressioni e pure nonno Lillo, papà Gattino un poco me li trovo vicino, lo volevo ringraziare la bellezza parla setino.
Dapo na cica beglio so puro i, e tra begli è na cosa de bellezza
Altri articoli
Il Museo Archeologico di Priverno porterà il nome di Carlo Cicala
Il Museo Archeologico di Priverno verrà intitolato al compianto Carlo Cicala, politico e amministratore di lungo corso che promosse numerose...
Cabala’ e “cabaletta” intorno al 9
Ogni tanto cerco tra le cose i segni. Come un rabdomante cerca l'acqua. Siamo, tutti, dentro un binario che ci...
Oraziugni
Pretendere di entrare nel cielo senza prima entrare in noi stessi per meglio conoscerci e considerare la nostra miseria, per...
Sezze si toglie le barriere architettoniche
(NOTA DEL COMUNE) Sezze compie un passo storico verso l’accessibilità universale e l’inclusione sociale, avviando ufficialmente le procedure per la...
La zuppa? Te la “racconta” Roberto Campagna
(NOTA COMPAGNIA DEI LEPINI ) Realizzata da Roberto Campagna su incarico della Compagnia dei Lepini, verrà presentata sabato prossimo a...
Ora pro Nobis, viaggio esoterico al vespro
Era un rito sul far della sera quando l' aria fredda. Vespero si fa vedere in cielo e il rito...